Come si diventa e cosa fa il Building Manager? Il Building Manager a differenza del classico Amministratore di Condominio, di cui secondo diversi critici rappresenterebbe l’evoluzione in termini più moderni e tecnici, non si occupa di tutti quegli aspetti connessi a procedure contabili e/o amministrative, legali o della morosità, dei pagamenti o delle scadenze, o meglio, se ne occupa, ma in maniera residuale, grazie anche all’evoluzione dei sistemi informatici. Le competenze professionali del Building Manager saranno quindi orientate più alla gestione degli aspetti Tecnico-manutentivi di un “bene” immobiliare, alla prevenzione dei costi attraverso la programmazione manutentiva, e all’analisi delle migliori soluzioni tecniche.

Un amministratore di condominio 4.0, con competenze professionali che esulano dalla classica mediazione e sconfinano in materie più specifiche, quali la gestione dell’energia o le valutazioni immobiliari, giusto per citare due ambiti che caratterizzeranno sempre di più il lavoro del Building Manager.

Ma prima di definire cosa fa il Building Manager, dovremo per lo meno capire da dove nasce questa figura professionale che ha fatto tanto parlare di se anche nel corso dell’ultima edizione del SAIE 2015.

La nascita della figura professionale detta Building Manager, può essere fatta risalire alla legge numero 220 del 17 Dicembre 2012 “Modifica alla disciplina del condominio negli edifici”. Un dettato normativo che ha rivoluzionato il panorama delle professioni legate all’amministrazione condominiale. Da quella data infatti l’amministratore di condominio ha visto cambiare radicalmente le proprie competenze, fino ad essere, oggi, considerato non più e non soltanto un semplice contabile che gestisce lo stabile dal punto di vista “economico”.

Oggi il Building Manager deve saper coordinare tutto un complesso sistema interdisciplinare, costituito dai mutevoli comportamenti umani e da inaspettate alterazioni dei sistemi tecnici degli immobili. Deve saper gestire, anche e soprattutto, a fronte di dinamiche internazionali, i diversi aspetti legati all’energia giusto per fare un esempio dei più importanti

• amministrazione ordinaria del Condominio: pagamento dei premi assicurativi, pagamenti dei rimborsi spese su apposito conto corrente intestato al Condominio, convocazione Assemblee ordinarie;
• redazione del preventivo annuale delle spese di gestione, nonché del consuntivo di fine gestione;
• ripartizione fra i proprietari, pro millesimi, delle spese di gestione dei servizi a loro carico;
• gestione contabilità ordinaria con riconciliazione del conto corrente e riepilogo generale dello stato patrimoniale e conto economico per ogni fine esercizio;
• comunicazione annuale all’anagrafe tributaria dell’ammontare dei beni e servizi acquistati dal Condominio e dei dati identificativi dei relativi fornitori;
• stipula di idonei contratti per la manutenzione edile-impiantistica, per la pulizia delle parti comuni, per il servizio di custodia e di sorveglianza;
• appalto e controllo dei lavori di ordinaria manutenzione, approvati dall’Assemblea dei Condomini;
• gestione dei sinistri verso la Società di Assicurazione per eventuali danni;
• gestione del corretto smaltimento dei rifiuti;
• verifica della salvaguardia dei diritti di ciascun Condomino e gestione di eventuali problematiche;
• controllo dei consumi energetici e di acqua al fine di ottimizzarne l’uso anche con modificazione dei contratti e utenze in essere, in riferimento a più puntuali esigenze;
• coordinamento della sicurezza dell’edificio durante la fase di apertura e permanenza cantieri all’interno del complesso;
• verifica degli aspetti di Prevenzione Incendi;
• sopralluoghi nelle aree condominiali con i tecnici di riferimento.